Caro infermiere, non faccia la vittima

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Philip J.Fry
view post Posted on 11/2/2011, 17:18




CITAZIONE

Caro infermiere, non faccia la vittima


Egregio Direttore, mi permetto di replicare velocemente alla lettera "dell'infermiere" (poi un domani qualcuno mi spiegherà perché in questo paese sono tutti bravissimi a scrivere tante belle cose tranne la propria firma in calce ad un documento).

Premetto che è vero, il quadro delle professioni sanitarie in Italia è desolante: tanto lavoro, tanta responsabilità e stipendi non allineati con l'europa (ma qui siamo in ottima compagnia, nessuno in Italia ha stipendi allineati con il resto d'europa e non mi si dica che è dipendente dal tenore di vita, siamo al paradosso di avere costi maggiori per vivere a Varese piuttosto che a Lugano), organici sotto dimensionati(per volere delle ASL mica perchè il personale non ci sia ,ma fa più comodo bruciare riposi piuttosto che avere una unità in più, tanto la beffa è che se sbagli nel turno di rientro e finisci davanti al giudice per lesioni ti vengono anche a dire in faccia che tu fesso dovevi rifiutarti il rientro sullo smonto-notte... che bel paese che siamo) etc. etc.

Tutto vero... ma... attenzione a scadere nel vittimismo che non fa bene a nessuno perchè potrei replicare "all'infermiere" che:

- Il mansionario vi è stato tolto su vostra richiesta e ancora oggi viene portata come una santa vittoria quella di non essere più legati ad un libercolo che diceva cosa si poteva fare e cosa si poteva non fare.
- I martiri non servono, riconoscete le professioni altrui e finitela di voler fare di tutto. C'è il post operato di protesi d'anca da alzare? Ottimo, si chiama il fisioterapista… non viene? Perfetto, carta e penna (o mail) e si scrive con firma al Direttore, al caposala e al primario lamentando il problema, per esperienza alla quarta mail si viene tacciati di essere dei "rompi..." ma pur di non sentirti e leggerti più si muove qualcosa.
- La responsabilizzazione post laurea è altra vittoria decantata dai collegi IPASVI, caro signore infermiere visto che pagate l'iscrizione lamentatevi con loro: è palese che era una vittoria di Pirro,v olta solo a poter dire "siamo laureati", i suoi colleghi ticinesi (realtà che conosco molto bene avendoci lavorato per 5 anni) non sono laureati, sono solo diplomati ad una scuola cantonale, pero' poi hanno le scuole post diploma in anestesia, cure intense, pediatria e si ritrovano a fare quello che in Italia non fanno nemmeno certi miei colleghi con uno stipendio che sfiora gli 8000 franchi al mese... è meglio vantare una laurea che non serve a nulla o avere una professionalità completamente differente? Ho perso il conto di quando ero in facoltà e sentivo suoi colleghi dirmi "adesso siamo laureati anche noi"… cosa si sia risolto non lo so né per i pazienti né per la categoria.
- Vogliamo fare il festival del vittimismo? Ottimo, le propongo la situazione degli specializzandi italiani, sulla carta studenti, nella realtà pseudo strutturati che per 1500 euro al mese fanno tutto in reparto, fanno sala operatoria, fanno guardie, senza orari e senza diritti (dopo anni di battaglie si sono ottenuti diritti da Cina popolare, le donne possono avere figli nel periodo di specializzazione... urca che conquista!! E ti dicono pure che ti puoi ammalare,non era previsto fino a qualche anno fa) e tante volte devono pure rincorrere i suoi colleghi che bivaccano allegramente per il reparto attendendo la fine turno per timbrare lamentandosi nel frattempo della loro situazione (tu devi stare zitto perché tu sei medico, a te va tutto bene... come no, con il quadretto descritto sopra voglio vedere come si arriva a fine mese sereni).
- Il resto del suo racconto è vita di reparto, da sempre funziona così e funzionerà sempre così, è il suo lavoro, l'ha scelto e la pagano quindi sinceramente non vedo dove stia il problema, o meglio, lo so dove risiede il problema perchè di questi sfoghi non ne ho mai sentiti da ragazzi che anni fa facevano ancora la cara vecchia scuola infermieri, lezione di giorno, reparto di pomeriggio e interrogazione il giorno dopo, i buoni cari vecchi infermieri professionali con cui ho avuto piacere ed onore di lavorare, personale preparatissimo che non si poneva il problema di una laurea e che nella mia formazione da studente ha contribuito tantissimo nei vari trocinii nei reparti.

La sanità italiana ha 3000 problemi, cerchiamo di risolverli iniziando da un punto fermo: siamo professionisti che devono avere il coraggio di prendersi le responsabilità che cominciano col firmare una lettera su un giornale online, altrimenti mi spieghi come si possono fare battaglie per cambiare le cose se non ci si vuole esporre in prima persona.
Concludo con un consiglio: da Busto Arsizio a Lugano il passo è breve, cercano infermieri sempre, pagano molto bene, certo non se ne fanno nulla di chi va li sbandierando una laurea, vogliono persone che lavorino sodo e siano preparate... se vuole abbandonare lo schifo italiano che dipinge le consiglio di pensarci.

Cordiali saluti

D. Cereda
29/01/2011

Fonte: http://www3.varesenews.it/comunita/lettere...o.php?id=194235

Cosa ne pensate di questo post?? Siete d'accordo con lui??

 
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DariotheFox
view post Posted on 4/11/2011, 15:20




Se non sbaglio è un dottore...nemmeno per rispondere, si ridicolizzano da soli
 
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1 replies since 11/2/2011, 17:18   149 views
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